Progetto Euregio 2023-24: intervista ai protagonisti della classe 4AB e della 3AB

di Alessia Pisoni e Anna Velo

Conoscete già il progetto “Euregio”?

Avrete sicuramente letto e seguito l’articolato progetto leggendo l’articolo nel quinto numero del Tambosino versione online che trovate qui!
Ma, se la risposta è no, non preoccupatevi, abbiamo fatto alcune domande a Lavinia Feodorov e Christian Campailla della classe 4AB per capire meglio di cosa si tratta.

“In cosa consiste il progetto Euregio?

È consistito nella partecipazione ad un incontro presso l’ufficio Euregio di Trento, in cui ci è stato spiegato cos’è l’Euregio e di cosa si occupa, una serie di tandem online, in cui abbiamo conosciuto la classe 4TS4 della scuola FOS Marie Curie di Merano, con cui abbiamo condiviso quest’esperienza, ed un’uscita didattica in val Sarentino, alla scoperta di una start up locale.

Come vi trovate con le altre scuole del progetto Euregio?

Ci siamo trovati davvero molto bene con gli alunni della classe di Merano. Tuttavia, abbiamo avuto alcuni piccoli problemi di comunicazione a causa della nostra non ottima conoscenza della lingua tedesca e della mancanza di padronanza dell’italiano da parte loro . Nonostante questo piccolo ostacolo, siamo comunque riusciti a superarlo a lavorare insieme e a stabilire un bel rapporto con loro .

Vi piace il progetto?

Personalmente ho trovato il progetto davvero bello e interessante, ci ha permesso di approfondire la conoscenza dell’Euregio in modo dettagliato. Abbiamo conosciuto persone nuove attraverso i vari incontri tra la nostra classe e quella di Merano, e siamo rimasti affascinati da una startup davvero innovativa e interessante.

In cosa consiste il progetto Start Up?

Il progetto Start Up fondato da Gregor Wenter e Mattia Baroni in Val Sarentino è chiamato “Laboratory for Future Gastronomy”. Si tratta di un movimento innovativo che si concentra sull’esplorare nuove frontiere della gastronomia, combinando tradizioni culinarie locali con tecniche e ingredienti moderni. Il laboratorio offre un ambiente di ricerca e sperimentazione per chef, agricoltori, scienziati alimentari e appassionati di cucina interessati a creare piatti innovativi e sostenibili.

Il progetto si propone di promuovere la sostenibilità ambientale e la valorizzazione delle risorse locali, incoraggiando la collaborazione tra diversi settori e la condivisione di conoscenze. Attraverso workshop, eventi e partnership con aziende e istituzioni, il “Laboratory for Future Gastronomy” si impegna a promuovere una nuova cultura alimentare che rispetti l’ambiente e favorisca il benessere delle comunità locali e non solo.

Avete dei consigli da dare a chi ci lavorerà in futuro?

Un mio piccolo consiglio per chi ci lavorerà in futuro è di mantenere sempre viva la curiosità nel fare nuove scoperte sia nel campo delle cose che delle persone.”

I nostri intervistati ci hanno poi confessato che è stato molto più divertente esplorare la Val Sarentino nella natura piuttosto che rimanere chiusi in classe.

Sentiamo ora Nikol Skhurti della classe 3AB.

“La classe 3AB ha partecipato al progetto Euregio collaborando con una classe della scuola superiore Marie Curie a Merano. Il progetto abbraccia il bilinguismo, tema di grande rilevanza per le tre regioni interessate, il Tirolo, il Trentino e l’Alto Adige. È stata un’esperienza che ha suscitato grande interesse nella classe e ha avvicinato i ragazzi nella conoscenza della storia della regione in cui abitiamo e l’importanza del coltivare e di cercare di proteggere e preservare le caratteristiche che rende la nostra regione diversa da tutte le altre, ovvero la convivenza di due culture e due lingue diverse: il tedesco e l’italiano.

È un esperienza che noi come classe ci sentiamo di consigliare e cercheremo di farne tesoro e condividerlo il più possibile a scuola e fuori.

Il momento in cui ci siamo sentiti più legati con la nostra regione è stata quella dove divisi a gruppi dovevamo intervistare vari negozi biologici in giro per Trento e vedere con i nostri occhi quello che i proprietari di questi negozi fanno per preservare l’ambiente della nostra città, le sue tradizioni e la propria cultura anche culinaria. L’amore che queste persone hanno per il nostro territorio le hanno spinte a farne un vero proprio lavoro cercando nel loro piccolo di dare ancora più onore alle tradizioni trentine. Tradizioni che forse si stanno perdendo in questo momento storico in cui “l’erba del vicino è sempre più verde” e cerchiamo di adeguare Trento alle altre città rischiando di perdere la nostra unicità.”

Detto questo, speriamo di aver fatto chiarezza facendovi capire di che cosa si tratta questo progetto.

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Euregio, l'intervista

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