Fa gli onori di casa la prof.ssa Franca Marchesin – anima e referente del progetto “Rete di camere d’autrice della Valle dei Laghi” con le professoresse Daniela Scrivano e Edda Nicolussi Paolaz – in una serata fresca ma riscaldata dal pubblico che riempie letteralmente lo spazio foyer del teatro Valle dei Laghi di Vezzano.
Ci sono proprio tutti, a partire dagli autentici attori protagonisti di questo ambizioso quanto necessario progetto – i ragazzi e le ragazze della classe 4TA del Tambosi – i loro partner – gli studenti del Liceo delle arti Vittoria – , le famiglie, le istituzioni e la comunità del territorio.
Anticipato da un reel pubblicato sui social, il video integrale recitato dagli studenti e dalle studentesse del Tambosi con la regia di Joe Barba apre le danze: un cortometraggio ambientato proprio in Valle dei Laghi che si conclude con l’evocativa battuta “quasi quasi prenoto anch’io!”
7 camere per 9 autrici, introdotte dalla prof.ssa Franca Marchesin che, ripercorrendo la genesi del progetto evidenzia che “riguarda cultura, educazione, valori, l’importanza della storia come memoria – soprattutto quella delle donne – e parità di genere. Ma parla anche di territorio, realtà economica e volontà di avere un turismo sostenibile ed esperienziale. Quando Iva Berasi mi ha telefonato e mi ha fatto la proposta, ho capito che non si trattava solo di un progetto scolastico, ma di un progetto potente, di formazione e per il territorio della Valle dei Laghi.”
E proprio la past president FIDAPA risponde: “Questo è un prodotto creato dai ragazzi che resta nel territorio e che è stato possibile grazie all’incontro fortunato con la prof.ssa Marchesin, le professoresse del Tambosi, e i Dirigenti delle due scuole. E’ un progetto unico in Trentino, un lavoro eccezionale di ricerca sulle donne e credo che questo progetto dia una mano a una valle che va conosciuta e va valorizzata.”
Spetta naturalmente ai giovani ciceroni del Tambosi presentare nel dettaglio il ventaglio di donne che – grazie a questo lavoro – hanno conosciuto e imparato ad amare per poi donare a loro e alla loro memoria una casa, una “camera d’autrice” in una delle strutture ricettive che hanno aderito al progetto. Aneddoti, interviste a parenti e conoscenti, imprese e circostanze: le 7 signore non hanno più segreti per i nostri studenti che le hanno decisamente rese indimenticabili permettendo loro di vivere – indimenticate – nella Valle dei Laghi. In modo del tutto professionale, gli studenti del Tambosi hanno poi accompagnato i colleghi del Vittoria nella creazione di oggetti artistici coerenti ed evocativi: non è stato un’operazione sempre facile e immediata, ma il risultato, questa sera (ndr 30 maggio) è sotto gli occhi di tutti. Le opere realizzate ad hoc per impreziosire le camere sono oggetti di design – profumatori per ambienti, quadri, tavole di progettazione – per non parlare dei qr-code che decorano gli spazi delle strutture guidando gli ospiti alla scoperta di film, biografie e addirittura canzoni. “E’ stato come se ci fossimo tuffati in acque profonde da cui siamo risaliti più forti, cresciuti” dicono gli studenti del Vittoria.
Un intervento storico necessario, come ricorda anche Maria Pia Ercolini, presidente Associazione Toponomastica Femminile: “La storiografia non è stata scritta dalle donne, che – storicamente – sono state messe in un angolo o hanno acquisito il cognome del marito diventando, di fatto, ‘dimenticabili’. Quando ero insegnante i miei studenti mi dissero: ‘Prof, ma non vede che le strade sono tutti degli uomini?’. Non bastano, allora, ‘le camere’: facciamo percorsi di valorizzazione delle donne sul territorio e nella cultura. Quelle gettate oggi, sono le radici.”
“Conoscendo la determinazione della prof.ssa Marchesin” interviene il Dirigente Andrea Bezzi “i risultati sono ovviamente eccezionali e con una ricaduta sul territorio valorizzando i talenti femminili in linea con il lavoro delle scuole. Altro aspetto importante: gli studenti hanno sperimentato il famoso ‘learn by doing’ al servizio del territorio di riferimento e in contatto concreato con la loro futura professione.” Parole confermate da Enrico Faes (Consorzio Turistico Valle dei Laghi), Trentino Marketing e i sindaci della Valle: “Abbiamo subito trovato il progetto interessante e abbiamo fatto rete. Ma questo è solo un punto di partenza. I ragazzi hanno visitato ed esplorato il territorio. Queste camere d’autrice sono l’inizio: la prospettiva è che nascano altre camere, che altre autrici trovino casa nelle nostre strutture.” “Puntiamo sulle persone, non sull’effetto cartolina: mettiamo al centro le persone.”
E mentre sfogliamo la brochure magistralmente prodotta per questo progetto, cercando nei volti delle “autrici” le emozioni e la fatica del lavoro fatto per dar loro il giusto posto nella storia, non possiamo che dire “arrivederci, alle prossime camere e alle prossime autrici.”
Questa storia non finisce qui.
Sono intervenuti:
Prof.ssa Franca Marchesin
Prof.ssa Daniela Scrivano
Prof.ssa Edda Nicolussi Paolaz
La classe 4TA
Iva Berasi, past president FIDAPA
Luca Sommadossi, presidente Comunità di Valle
Lorenzo Miori, Sindaco di Vallelaghi
David Angeli, Sindaco di Cavedine
Enrico Faes, Consorzio Turistico Valle dei Laghi
Daniele Tonelli, responsabile brand & comunicazione Apt Alto Garda
Valentina Cappio, responsabile Trentino marketing
Maria Pia Ercolini, presidente Associazione Toponomastica Femminile
Pietro Patton, Senatore
Dott. Andrea Bezzi, Dirigente “Tambosi”
Dott.ssa Daniela Simoncelli, Dirigente Liceo delle Arti “Vittoria”
Con il contributo di:
Toponomastica femminile
Consorzio turistico Valle dei Laghi
Garda Trentino
Fondazione Caritro
Comunità della Valle dei Laghi
FIDAPA
Ite Tambosi
Liceo delle Arti Vittoria
Le camere e le autrici:
Hotel Lillà di Terlago, Albergo Miralaghi di Padergnone, Hotel Ideal di Sarche, Dimora Ai Volti di Stravino, il B&B La Casa di Ines a Calavino di Madruzzo, La corte dei ciliegi di Vigolo Baselga e la distilleria Francesco Poli di S. Massenza, una realtà produttiva di eccellenza in Valle dei Laghi, ad aderire con entusiasmo e senza esitazione, allestendo le prime 7 camere d’autrice del Trentino, che testimoniano le vite e le azioni di donne trentine d’eccezione: Erika Giovanna Klien, Luisa Zeni, Anna Procleme, Alide Maria Salvetta, Nedda Falzolgher, Edda Albertini, Paola De Manicor, Armida e Rita Bassetti. Cercano casa: Graziella Anesi, Anita Parmesani, Maria Mimi Prati, Saveria Dellai Aor, Giorgia Toniolatti.
Le strutture in elenco hanno ricevuto la targa di “Camere d’autrice” nella giornata di mercoledì 29 maggio.
0